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Essere donatore di sangue oggi – Interventi del 6 Giugno 2014

Citta Sane

Il tema della donazione è sempre più importante nel dibattito sulla salute.

Il Comune di Milano ha dedicato il pomeriggio di venerdì 6 giugno, nell’ambito delle Giornate della Salute, alle associazioni che si occupano della raccolta di sangue in città.

Il Dottor Davide Rossi, responsabile CRCC della Regione Lombardia ha fatto il punto sul fabbisogno e sulle problematiche della donazione sul territorio.

Nella nostra regione ci sono 267.971 donatori attivi (2013), un dato in lieve calo rispetto all’anno precedente. Sale però il numero degli aspiranti donatori, soprattutto tra i giovani, che conoscono sempre più a fondo l’importanza della donazione e il suo valore sociale.

Nella sala Alessi di Palazzo Marino sono intervenuti con una relazione congiunta “Prevenzione primaria e secondaria” il dott. Maurizio Marconi, direttore del Servizio Trasfusionale dell’ospedale Policlinico, e la dott. Francesca De Chiara, responsabile del progetto di Prevenzione e Diagnosi Precoce di AVIS Milano.

Interessanti le indicazioni emerse nei due interventi e soprattutto i casi raccontati che in diverse situazione hanno realmente salvato la vita a donatori altrimenti ignari della loro patologia.

Un bel gol a favore della donazione e che addirittura sposta gli equilibri consolidati che la donazione di sangue permette di salvare la vita di un malato; certamente non danneggia quella del donatore ma anzi lo aiuta a monitorare e correggere i propri stili di vita ma anche a salvare la propria salute e vita.

“Grazie alle visite si possono individuare e prevenire malattie importanti come quelle cardiovascolari. La prevenzione è una prerogativa italiana, altrove si valuta solo l’idoneità del donatore, ma non si tiene monitorata la sua salute”, ha sottolineato De Chiara.

Nella seconda parte del pomeriggio è stato chiesto ai rappresentanti delle associazioni dei donatori di sangue di sottolineare uno per ciascuna il contributo da loro fornito per lo sviluppo dei valori sociali all’interno della cittadinanza. Tra i temi trattati dai rappresentanti delle altre associazioni la donazione tra i giovani, il contributo delle comunità di stranieri (in particolare è stato citato il caso di una ragazza dello Sri Lanka che ha portato a donare oltre 300 connazionali) la comunicazione, la fidelizzazione dei donatori e l’importanza della nutrizione.

AVIS Milano, con l’intervento del presidente onorario Sergio Casartelli, ha recuperato i valori sociali della promozione della donazione nelle aziende. Casartelli ha ricordato come la raccolta aziendale sia nata grazie ad un forte legame con i lavoratori.

Fin dal 1937 gli operai, donatori di sangue, portavano, attraverso il sindacato, l’istanza della donazione di sangue direttamente in fabbrica. Nascevano a Milano i primi gruppi aziendali di donatori. La donazione si faceva in fabbrica ed era consentito ai lavoratori presentarsi spontaneamente per la donazione.

Negli anni, con la crisi delle grandi fabbriche, la delocalizzazione prima e la globalizzazione poi, il sistema è andato in grave crisi. Si è assistito a un progressivo calo delle donazioni nelle aziende. “Il minimo storico è stato raggiunto nel 1998 -ha spiegato Casartelli- poi abbiamo cominciato a proporre l’adozione di progetti di responsabilità sociale. Oggi è l’associazione ad andare dalle aziende per promuovere momenti di responsabilità sociale e sviluppo di valori di solidarietà all’interno della aziende”.

All’evento sono intervenuti a sorpresa anche i comici di Zelig Federico Bassi, Gianni Cinelli e Davide Paniate, a loro volta premiati come donatori con la Goccia d’Oro assieme ad altri cittadini.

Autore: Micol Sarfatti Giornalista

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