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Come diventare protagonista nella comunità? AVIS Milano sarà presente alla Civil Week per raccontartelo!

AVIS sarà presente alla Civil Week che si terrà dal 5 all’8 maggio. Un evento che prende forma a partire dall’esigenza di rimettere il cittadino al centro della comunità e delle attività che garantiscono il bene comune.

AVIS Milano ha deciso di festeggiare i suoi 95 anni di impegno civico partecipando anche a questa iniziativa, con l’auspicio di incontrare nuovi volontari che decideranno di aiutare la collettività e far conoscere lo spirito di solidarietà che contraddistingue l’associazione e i suoi associati.

“Un gesto importante, semplice e utile, fatto nei confronti di una persona di cui non si conosce nemmeno il nome”, racconta un nostro consigliere che ha deciso di donare per la prima volta sapendo che con il suo gesto aiuterà altre tre persone ad affrontare meglio la loro quotidianità o addirittura a sopravvivere.

 Il consigliere mette in luce l’aspetto circolare della donazione poiché quest’ultima permette ad una città come Milano di colmare il deficit giornaliero di sangue fondamentale per sostenere i pazienti e medici nelle sale operatorie. Per capire l’ordine di grandezza del problema si pensi che nelle strutture sanitarie milanesi vengono trasfusi ogni anno circa 120.000 emocomponenti.

 Oggi c’è carenza di circa 35.000 unità di sangue, fornite dalle rimanenti province della Lombardia. Per l’autosufficienza a Milano occorrono 135 donazioni in più per ogni giorno feriale dell’anno.

“Come mai quest’oggi hai deciso di donare?”: una semplice domanda fatta ai donatori che si presentano nelle occasioni di raccolta sangue e che racchiude in sé lo spirito di comunità che proviene da loro stessi.

 “Ho deciso di donare per salvare la vita ad altre persone e poi perché potrebbe servire a me in futuro. Anche se ho sempre avuto paura dell’ago, però, la volontà di fare del bene è superiore alla paura della puntura”, ha spiegato Amar, uno studente che ha affrontato le sue paure per sostenere in modo concreto il prossimo sapendo che sia lui sia i parenti potrebbero averne bisogno un giorno.

“Stiamo cercando di far capire alla cittadinanza che la sanità, se vuol essere funzionante, ha la necessità di curare le persone e alcune persone possono essere aiutate solo attraverso le trasfusioni.

L’unico che lo può fare è il donatore di sangue attraverso il proprio gesto.

Infatti, in tre anni le donazioni in tutta Milano sono passate da 89.529 nel 2019 a 85.565 nel 2021; periodo in cui si è riscontrato un decremento di 4.964 donazioni in soli tre anni mentre invece il fabbisogno di sangue cresce di giorno in giorno.

Il sangue non può essere prodotto e non c’è una strada alternativa da percorrere per risolvere questo problema, perciò, se non sono io a garantirmi il futuro aiutando a generare cultura di solidarietà reciproca per la vita, chi altro lo può fare?”.

Parole del Direttore Generale di AVIS Milano, Sergio Casartelli, che invitano a riflettere sull’importanza della cultura del dono.
Gesto da considerare un dovere civico, una manifestazione di solidarietà e di altruismo facile da compiere per il cittadino; che diventa, così, protagonista all’interno della comunità nonché ambasciatore dei valori alla base di una società consapevole e attenta al sociale.

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