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CivilWeek, il contributo di AVIS Milano.

Si è appena conclusa la CivilWeek, un evento che è nato con l’idea di rimettere il cittadino al centro della comunità e delle attività che garantiscono il bene comune.

Dal 5 all’8 maggio la città di Milano è stata teatro di molteplici iniziative messe in atto per colmare la distanza tra le associazioni di volontariato ed i cittadini che hanno potuto raccogliere testimonianze di impegno di chi lavora per la comunità.

Un impegno che AVIS Milano porta avanti da 95 anni, facendo della solidarietà la propria missione e sostenendo il sistema sanitario milanese attraverso la donazione di sangue.

Per capire l’ordine di grandezza del problema si pensi che nelle strutture sanitarie milanesi vengono trasfusi ogni anno circa 120.000 emocomponenti: oggi c’è carenza di circa 35.000 unità di sangue, fornite dalle rimanenti province della Lombardia e per l’autosufficienza a Milano occorrono 135 donazioni in più per ogni giorno feriale dell’anno.

“Ho deciso di donare perché serve a molte persone e dato che potrebbe servire anche me mi sentivo in dovere di farlo” testimonianza di Alice, studentessa della Libera Università di lingue e comunicazione IULM, al termine della donazione di sangue nella giornata di attività presso l’ateneo.

Tra le 24 adesioni ricevute da parte degli studenti c’è anche quella di Federico, che ha affermato di aver scelto di donare il sangue “perché è giusto riconoscere l’altruismo e aiutare gli altri, che sono meno fortunati di noi”. Con la donazione del sangue, infatti, si possono salvare fino a tre vite.

“Oggi ho deciso di donare all’AVIS di Milano perché ne ho la possibilità, a differenza di tanti altri miei coetanei, che magari non riescono. Secondo me è un gesto importantissimo per aiutare gli altri”.

Così afferma Matteo, uno studente che ha deciso di donare per la prima volta superando la paura degli aghi.

Altruismo, dovere civico e volontà di aiutare il prossimo: sono questi i valori trasmessi e condivisi dagli studenti nel momento di incontro con i volontari dell’associazione.

“Sono qui oggi in Piazza Castello per donare con AVIS, perché provengo da una famiglia che lavora in ambito sanitario e sono venuto a conoscenza del fatto che in Italia c’è una grandissima mancanza di donatori del sangue. Quindi vi invito tutti a farlo”.

La testimonianza è di Jacopo, incontrato in Piazza Castello durante la giornata conclusiva della CivilWeek, organizzata in collaborazione con il Distretto Rotaract 2041, che riunisce tutti i club Rotaract di giovani dai 18 ai 30 anni della città di Milano.

Jacopo ha posto l’accento sulla scarsità di donatori che colpisce il sistema sanitario milanese.

Oltre a Jacopo altri 15 soci del Rotaract hanno deciso di aderire alla donazione condividendo quel sentimento di solidarietà che rende il cittadino ambasciatore di valori positivi, che ridanno luce alla comunità milanese provata dagli eventi degli ultimi anni.

La pandemia ha aumentato il fabbisogno di sangue, scegliere di donare ora è la scelta giusta.

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