Il prossimo 30 maggio è la giornata mondiale della sclerosi multipla, malattia che colpisce ogni anno almeno 3 milioni di persone nel mondo.
È una delle malattie più gravi del sistema nervoso centrale. Le sue cause sono tuttora sconosciute, ma è comunque probabile che, alla sua base, vi sia l’intervento contemporaneo di più fattori: immunologici, ambientali e genetici.
Quando la malattia si concretizza, gli stimoli nervosi non riescono a raggiungere il loro “bersaglio” nel modo corretto e questo danneggia le diverse funzioni dell’organismo regolate dal sistema nervoso centrale, vale a dire il movimento, le sensibilità, la vista, l’equilibrio, la coordinazione e via dicendo.
La sclerosi multipla è una malattia che oggi non ha una cura definitiva, ogni tre ore una persona riceve una diagnosi che sconvolgerà la sua vita e quella dei suoi familiari; Quando la colpisce, il suo corpo inizia a cedere, giorno dopo giorno, la lascia stremata e la persona stessa non sa dove e quando ti colpirà di nuovo.
In Italia sono 130 mila le persone con sclerosi multipla. Due su tre sono donne, la metà sono ragazzi, o bambini.
Una ricerca ha dimostrato quanto la combinazione di una terapia immunosoppressiva e il trapianto di cellule staminali emopoietiche sia efficace e indurrebbe un miglioramento a livello neurologico sul lungo periodo.
Le cellule staminali usate per il trapianto derivano dal sangue, da cui vengono estratte attraverso una tecnica detta aferesi o leucoaferesi. Nei quattro o cinque giorni precedenti il prelievo il donatore riceve un farmaco che induce un aumento del numero di staminali rilasciate nel sangue. Durante l’aferesi il sangue viene prelevato da una vena del braccio oppure usando un catetere venoso centrale (un tubicino flessibile collocato in una vena del collo, del torace o dell’inguine). Il sangue passa in un’apparecchiatura che rimuove le cellule staminali per poi essere restituito al donatore. Le cellule staminali raccolte vengono conservate. L’aferesi, di solito, dura dalle quattro alle sei ore. Le cellule staminali saranno congelate fino al momento del trapianto.
Avis Milano rinnova il suo impegno, garantendo ai donatori la possibilità di donare il plasma attraverso la plasmaferesi, una forma di aferesi che si concentra sulla separazione del plasma dal sangue e che può essere svolta all’interno della nostra sede in Largo Volontari Del Sangue.
AVIS Milano non può fare altri tipi di aferesi se non la plasmaferesi perché in sala prelievi non c’è il macchinario che lo consente.
Nella sclerosi multipla la plasmaferesi è riservata a pazienti che hanno una variante particolare di sclerosi multipla o che non rispondono a terapie cortisoniche.
La plasmaferesi, tuttavia, non è indicata come terapia a lungo termine, può essere usata come coadiuvante nella terapia immunosoppressiva nel trattamento iniziale di processi autoimmuni progressivi.
Questo processo rimuove i componenti plasmatici indesiderati e permette ai farmaci standard di manifestare i loro effetti benefici sul paziente.
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