Per la Festa del Papà vi raccontiamo una bella storia che racconta di padri e figli. Dopo essersi sottoposto a un trapianto di midollo, un bimbo talassemico di 5 anni è diventato il primo paziente in Italia a ricevere un trapianto di polmone da donatore vivente. E il donatore, come per il midollo, è il papà.
Una storia di sofferenza e di amore che, fortunatamente, è stata contraddistinta da uno splendido lieto fine. Arriva da Bergamo, dall’ospedale Papa Giovanni XXIII dove un bimbo di 5 anni è diventato il primo paziente in Italia a ricevere un trapianto di polmone da donatore vivente. La strada del piccolo, proveniente da un’altra regione, comincia prima, da una grave patologia del sangue: la talassemia. Per contenerne e provarne a superare gli effetti, il bambino si sottopone a un trapianto di midollo da un donatore d’eccezione: il papà. Il trasferimento del sistema immunitario del genitore, però, scatena una reazione chiamata malattia da trapianto contro l’ospite, una complicazione che si può manifestare in coloro che si sottopongono a trapianto allogenico. In sostanza, le cellule staminali trapiantate “attaccano” gli organi e i tessuti del ricevente che il nuovo sistema immunitario non riesce a riconoscere come propri. Questa forma di rigetto causa al bambino un danno grave e irreversibile alla funzionalità polmonare, che rende quindi necessario il trapianto di polmone.
Leggi tutta la storia dal sito di AVIS Nazionale:
https://www.avis.it/un-dono-di-padre-in-figlio-la-bella-storia-che-arriva-da-bergamo/
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