Donare il sangue

Test NAT per il West Nile Virus – Cos’è e come funziona

Niente più sospensione di 28 giorni dopo aver visitato zone a rischio, dal mese di Luglio basterà indicarlo al medico perchè venga eseguito sul proprio sangue il test WNV NAT

Cos’è il West Nile Virus?

Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che può infettare l’uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nell’ 0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite. 

A seguito della segnalazione dell’European Centre Disease and Control – ECDC si riechiede di adottare delle misure di prevenzione, tra queste il test WNT NAT come alternativa alla sospensione di 28 giorni dalla donazione, NON più necessaria, per i donatori che abbiano trascorso anche solo una notte in una delle aree che diventano oggetto delle misure di contenimento.

Cos’è il test NAT?

Il test NAT (Nucleic Acid Test) è un insieme di tecniche di biologia molecolare con le quali è possibile moltiplicare (amplificare) frammenti anche estremamente piccoli di materiale genetico (DNA o RNA) in modo tale da poterlo identificare e quantificare.

È un esame estremamente preciso ed è utile per scoprire la presenza nel sangue del virus come quelli dell’epatite C o dell’HIV anche prima della comparsa dei relativi anticorpi, può inoltre individuare l’eventuale presenza del West Nile Virus nel sangue dei donatori così da non rendere più necessaria la precedente misura di sospensione dalle donazioni di sangue per 28 giorni.

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