“SCUSA CHIARA MA QUESTA VOLTA TI POSSIAMO FAR TRASFONDERE SOLO DUE SACCHE DI SANGUE PERCHE’ C’E’ CARENZA IN QUESTO MOMENTO DI SANGUE E NON CE NE HANNO CONSEGNATO A SUFFICIENZA PER TUTTI
LO STIAMO QUINDI CONTINGENTANDO E CERCANDO DI SUDDIVIDERE IN BASE AL BISOGNO DI VOI BAMBINI E RAGAZZI DELLA PEDIATRIA EMATOLOGICA”
Ecco cosa mi è stato detto qualche giorno fa durante la trasfusione di sangue che ogni 3-4 settimane devo fare per continuare a vivere.
Sono Chiara, ho 18 anni, ho la talassemia e, per chi non lo sapesse, per me l’unica fonte attuale di sopravvivenza sono le trasfusioni di sangue.
A questo proposito, vorrei sensibilizzare i giovani e i meno giovani alla donazione.
NON ABBIATE PAURA, una donazione di sangue dura circa un’ora e, dopo una buona colazione il vostro organismo ripristina ciò che avete donato e si continua una vita normalissima.
Pensate però che questa vostra donazione ha permesso ad un essere umano, che abbia una patologia genetica come la mia, o che abbia dovuto subire un intervento d’urgenza salvavita, DI POTER CONTINUARE A VIVERE.
Ma c’è di più. Donare sangue significa DARE VITA, ma anche RICEVERE VITA, in quanto, grazie ai molteplici controlli e monitoraggi effettuati su di voi, ad ogni donazione, aiuterete voi stessi a VIVERE BENE E IN SALUTE.
Un GRAZIE di cuore.
Chiara
Condividiamo la testimonianza di Chiara, una giovane studentessa, ricevuta a fine gennaio, nel pieno di questo grave periodo di allerta sangue.
Parole difficili da digerire, che fanno bene intendere quanto sia importante donare una parte di sé per dare un aiuto concreto a chi, per vivere, ha bisogno costantemente degli altri.
Autore: Avis Milano
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