Da Adnkronos.it
Sempre incollati al telefonino, che ormai, secondo molti genitori, è diventato come una droga per i nativi digitali? A testimoniare la realtà della ‘dipendenza da smartphone’ è uno studio britannico condotto fra i giovanissimi: secondo l’indagine, i ragazzi ormai finiscono ‘in preda al panico‘ o si sentono turbati quando si nega loro il cellulare. O magari quando scoprono all’improvviso che non c’è campo, né il wifi. Quasi un quarto dei giovani è talmente attaccato al proprio smartphone da aver sviluppato una dipendenza, suggerisce la ricerca degli psichiatri del King’s College di Londra.
La maxi-analisi ha rilevato che il 23% aveva un comportamento coerente con una forma di dipendenza, come l’ansia se non si è in grado di usare il telefono, non riuscire a ridurre il tempo trascorso tra chat e messaggi, o arrivare a utilizzare i cellulari così tanto da incidere negativamente su altre attività.
Un simile comportamento eccessivo configurerebbe una vera e propria dipendenza, e potrebbe essere collegato ad altri problemi, afferma la ricerca: stress, depressione, mancanza di sonno e risultati scolastici ridotti. “Gli smartphone sono qui per restare e c’è bisogno di far luce sulla prevalenza dell’utilizzo problematico”, afferma uno degli autori del lavoro, Nicola Kalk dell’Istituto di Psichiatria, psicologia e neuroscienze del King’s College di Londra.
“Non sappiamo se è lo stesso smartphone a creare dipendenza o le app che le persone utilizzano”, continua Kalk. “Tuttavia, è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sull’uso dello smartphone nei bambini e nei giovani, e i genitori dovrebbero essere consapevoli di quanto tempo i loro figli trascorrono al telefonino”.
Come ha ricordato la collega Samantha Sohn, le dipendenze “possono avere gravi conseguenze sulla salute mentale e sulla vita quotidiana, quindi – ha detto alla Bbc online – è necessario approfondire le indagini sull’utilizzo problematico degli smartphone”.
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