Abbiamo fatto di necessità virtù nei momenti in cui erano introvabili e abbiamo imparato a farle in casa. Stiamo parlando naturalmente delle mascherine. Quelle “artigianali” funzionano davvero? Vi proponiamo di seguito un articolo sul tema molto completo del Corriere della Sera
Si può fare una mascherina con qualsiasi materiale, ora l’abbiamo imparato. Nel nuovo DPCM appena firmato dal premier Conte secondo quanto descritto nell’articolo 3: «Per la popolazione generale potranno essere utilizzate, in alternativa alle mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».
Spesso bisogna ingegnarsi
Le mascherine sono obbligatorie «nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento del distanziamento fisico». Anche la Lombardia pensa a confermare l’obbligo di uscire di casa sempre con la mascherina. Anche se in Italia si va verso il miglioramento dell’approvvigionamento, il tema mascherine è sempre centrale e dover provvedere da soli spesso è necessario. Anche negli Stati Uniti si pone lo stesso problema, tanto che nei laboratori che testano le particelle atmosferiche, le apparecchiature ad alta tecnologia vengono ora utilizzate per misurare il potenziale di filtrazione di filtri per caffè, lenzuola e qualsiasi altro materiale non convenzionale che il pubblico possa maneggiare.
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