La solidarietà dopo la tragedia. A Parigi, tra venerdì notte e sabato mattina, dopo glii attentati, centinaia di persone si sono pazientemente messe in coda fuori dagli ospedali della capitale francese e al St. Louis dell’Etablissement francais du sang (Ets) per donare il sangue. In una situazione drammatica come questa, il contributo dei donatori è stato fondamentale: i feriti sono oltre 350, alcuni molto gravi. Qualcuno, probabilmente, dovrà la vita a chi ha compiuto un gesto d’amore semplice, ma importante. I parigini, tra loro anche molti coetanei dei ragazzi uccisi al Teatro Bataclan, sono arrivati nei centri di raccolta dopo aver lasciato un fiore o un pensiero nei luoghi della strage. Nonostante l’impennata spontanea delle donazioni, la situazione resta critica.Per questo pannelli elettronici gestiti dal municipio – disseminati in tutti e 20 i arrondissements – invitano a recarsi in ospedale e donare sangue e ricordano il motto in latino della città: Fluctuat nec mergitur (Naviga e non affonda).
Merci à tous les donneurs, continuons de nous mobiliser dans les prochains jours et prochaines semaines ! #DonDeSang https://t.co/bQ2hyATit5
— EFS (@EFS_Officiel) November 18, 2015
L’Etablissement français du sang (l’Agenzia che si occupa delle donazioni e delle trasfuzioni in Francia) ha ringraziato per il supporto ricevuto e ha invitato a proseguire le donazioni anche nelle prossime settimane.
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