Il colesterolo cattivo (ldl) è il peggiore nemico del cuore, si sa. Ma forse non tutti sanno che contro di lui possono poco anche stili di vita corretti, come non fumare o fare esercizio fisico.
Questi comportamenti rimangono comunque fondamentali per la salute del cuore, ma per i pazienti ad alto rischio di malattie cardio vascolari bisogna ricorrere ai farmaci: innanzitutto le statine, che però non sono sempre sufficienti. Oggi è possibile oggi associarle a una nuova classe di farmaci inibitori di una proteina chiamata Pcsk9 (anticorpi monoclonali che, bloccando quest’ultima, favoriscono la captazione delle Ldl da parte del fegato). Questi composti sono in grado di ridurre ulteriormente i livelli dei lipidi fino al 50 per cento.
In Italia sono al momento in commercio due tipi di questi faramaci :l’alirocumab e l’evolocumab. Entrambi sono però in fascia C e cioè a pagamento, in attesa della decisione dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, sulla rimborsabilità a carico del sistema sanitario nazionale. Si tratta di farmaci con costi elevati: negli Stati Uniti si parla di un prezzo che va dai 7 ai 12mila euro all’anno per paziente.
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