(Fonte Adnkronos) “Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo” una famosa citazione di Ippocrate sembra essere il principio base su cui si fonda la Psichiatria Nutrizionale, una disciplina che indaga il ruolo dell’alimentazione e della nutrizione sulla salute mentale, messa a rischio da mesi di distanziamento e isolamento forzato come quello che abbiamo vissuto nell’ultimo anno. “La notizia positiva è che, secondo i dettami della psichiatria nutrizionale, grazie alla profonda connessione fra cibo e psiche, la nostra mente può essere curata anche a tavola, come già diversi studi Nestlé suggerivano, dimostrando per esempio come la dieta mediterranea sia associata a un minor rischio di depressione e come in particolare alcuni cibi, i cosiddetti mood food, siano dotati di proprietà positive sul buonumore e sul benessere psico fisico”, si legge in una nota.
Secondo il nuovo studio Nestlé – che ha sondato la salute psicologica degli italiani nell’ultimo periodo, già prima del Covid – il 70% degli intervistati dichiara di aver modificato l’atteggiamento verso il prossimo, verso la famiglia o nei confronti del lavoro negli ultimi due anni. E sono soprattutto i giovani e gli adulti fino a 44 anni ad aver apportato cambiamenti, a volte importanti, nella loro vita. Commenta Giuseppe Fatati, Presidente dell’Osservatorio Nestlé che dal 2009 studia le abitudini alimentari degli italiani per proporre il buono di una nutrizione equilibrata: “Molti scienziati hanno sottolineato l’esistenza di solide associazioni tra qualità della dieta e salute mentale, riportando evidenze che indicano un effetto protettivo di stili nutritivi sani sull’umore. In pratica una corretta alimentazione può migliorare il tono dell’umore”. Prosegue Fatati: “Esiste una relazione inversa tra consumo di frutta e verdura e depressione o ansia, cioè più frutta e verdura si mangia più bassa è la probabilità di andare incontro a una malattia mentale negli anni successivi[”.
Lascia una risposta