L’eritroplasmaferesi, una delle tante tipologie di donazione del sangue, è finalizzata al prelievo di sole due componenti del sangue del donatore: il plasma ed i globuli rossi.
Durante la donazione di tipo eritroplasmaferesi il sangue del donatore passa all’interno di un separatore cellulare e da questo passa al riempimento di due sacche separate: una per il plasma ed una per i globuli rossi. La quantità di plasma necessario per il riempimento di una sacca si attesta sui 400 millilitri, mentre la quantità di globuli rossi necessari per il riempimento di una sacca è di 250 millilitri, che sono una quantità sovrapponibile o lievemente superiore a quella prelevata con una sacca singola adoperata per la donazione standard.
Per essere ammesso all’eritroplasmaferesi, così come per le altre donazioni, il soggetto deve possedere alcuni requisiti specifici riguardo l’emoglobina, il cui valore deve essere superiore a 12,5 grammi percentuale per le donne e 13,5 grammi percentuale per gli uomini, ed il peso corporeo che deve essere superiore ai 60 chilogrammi ed il bilancio del ferro deve essere adeguato.
E’ molto meglio trasfondere il plasma da aferesi e i globuli rossi prelevati dallo stesso donatore con la stessa procedura aferetica perché il plasma proviene da un unico donatore senza aggiunta di anticoagulante nella sacca ed è pertanto più efficace in quanto meno diluito rispetto al plasma da singola unità standard (sacca di sangue tradizionale); inoltre la quantità di plasma è uguale a due unità standard riducendo il rischio infettivo del 50% ; inoltre anche i globuli rossi dello stesso donatore riducono per il ricevente il rischio di trasmissione di malattie infettive ed immunologico del 50%.
La trasfusione con gli emocomponenti consente di trattare più pazienti con una sola donazione, fornendo loro dosi più elevate dello specifico componente di cui necessitano.
Il tempo di prelievo per effettuare una eritroplasmaferesi non è uguale per tutti in quanto è condizionato dal numero dei globuli rossi del donatore e dal flusso del sangue all’interno della vena prescelta per la procedura: tanto più veloce è il flusso di sangue tanto meno dura la eritroplasmaferesi.
Il tempo di donazione pertanto può variare da 35 a 45 minuti.
I tempi di ripristino delle componenti donate si aggirano intorno a una settimana (massimo dieci giorni) per il recupero dei globuli rossi, e una settimana per la parte proteica del plasma. La componente acquosa del plasma, invece, che ne rappresenta il 93% del volume, viene completamente ripristinata nell’arco di poche ore dalla donazione.
Una donazione di tipo eritroplasmaferesi può essere effettuata fino a quattro volte in un anno per gli uomini e due sole volte all’anno per le donne in età fertile.
Il loro utilizzo:
I globuli rossi sono indicati:
- per aumentare l’ apporto di ossigeno ai tessuti.
- nei casi di anemia grave dell’adulto o del neonato
Il plasma, invece, è indicato per differenti finalità:
- in caso di deficit congeniti di varie sostanze
- come antagonista di alcuni tipi di anticoagulanti assunti oralmente
- nel trattamento di alcune malattie della coagulazione
- in caso di gravi ustioni
Vi aspettiamo al prossimo appuntamento della rubrica “Le tipologie di donazioni” e ricordate di andare a donare!
Autore: Christian Vianello – Consulente Web Marketing
Ringraziamo l’Avis Comunale di Livorno per aver messo a disposizione l’immagine.
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