Lockdown e smartworking ci hanno lasciato con la schiena ancora più a pezzi. Il lavoro da casa su sedie non adatte o, peggio ancora, hanno peggiorato cervicali e lombalgie. Riportiamo di seguito un interessante articolo del Corriere della Sera su come eliminare le abitudini dannose per la nostra postura
Lavorare a letto
Se dopo aver passato tre mesi a casa per colpa del lockdown imposto come misura necessaria per contenere la diffusione del Coronavirus, ci si ritrova con la schiena dolorante (o meglio, più dolorante del solito), potrebbe non essere una coincidenza, ma dipendere da alcune (cattive) abitudini casalinghe. E la prima di queste è senz’altro lavorare dal letto, che in questo periodo ha spesso sostituito la scrivania dell’ufficio. «Se non si sta attenti, è facile assumere una posizione semi reclinata, che va a sollecitare la parte bassa della schiena», avverte il chirurgo ortopedico Brian A. Cole in un articolo sul sito Real Simple. Il consiglio: posizionare un cuscino supplementare dietro la colonna lombare, per mantenere la curva naturale della colonna vertebrale.
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