Il cambiamento climatico apre le porte alle malattie tropicali. Per la prima volta un report ci mette a disposizione e incrocia i dati epidemiologici, climatici e geografici degli ultimi anni. Per monitorare la trasmissione del virus della Dengue.
La Dengue è sempre più vicina. I numeri di questa malattia virale, che è trasmessa dalle zanzare Aedes ed è endemica in aree tropicali e subtropicali, in Italia sono ancora piccoli. Ma la crescita negli ultimi anni è inequivocabile, determinata soprattutto dai cambiamenti climatici che favoriscono la diffusione delle zanzare.
L’aumento si registra a livello mondiale, si stimano fino a 400 milioni di infezioni all’anno, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di un problema sanitario globale. E se il 2023 è stato un anno da record, il 2024 si appresta a superarlo. Lo raccontano i dati raccolti a partire dal 2015 e riportati nello studio “Tracking Dengue virus transmission in Italy with real-time surveillance data”.
Articolo completo disponibile su Repubblica.it
QUI tutti gli aggiornamenti del Centro Nazionale Sangue sulle sospensioni/aree interessate.
Per quanto riguarda l’Italia attualmente non è più necessario il test o la sospensione dalla donazione donazioni di sangue.
Restano in vigore invece le misure relative ai Dipartimenti di Guadalupa e della Guyana francese, Collettività della Martinica, di Saint-Martin, di Saint Barthèlemy e dell’Hérault (Francia).
Sarà dunque necessaria la sospensione di 28 giorni dal rientro delle zone europee e di 6 mesi dalle zone extra europee.
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