In Italia, il sistema trasfusionale nazionale è pubblico ed è parte integrante del sistema sanitario nazionale. Per questo motivo, è completamente gratuito ed è in grado di erogare numerose prestazioni sia in termini di diagnosi che di trasfusioni.
Il sistema trasfusionale nazionale si occupa di gestire, organizzare, e programmare, la donazione e il trattamento del sangue, oltre che la distribuzione di tutti gli emocomponenti ed emoderivati.
Grazie alla sua organizzazione che rispetta i criteri di efficacia, efficienza, equità ed omogeneità di cura oltreché di appropriatezza, è considerato, a livello internazionale, uno dei migliori al mondo.
Esso si basa sul coinvolgimento delle regioni, del servizio sanitario nazionale e delle associazioni di volontariato. Questi tre elementi, uniti insieme, sono in grado di assicurare una capillarità nell’erogazione dei servizi senza precedenti. Ogni regione, infatti, ospita numerosi centri trasfusionali che si occupano della raccolta di sangue. Quest’ultimi, possono essere sia del sistema sanitario nazionale che di associazioni di volontariato. Una volta che il sangue è stato raccolto viene sottoposto ad una serie di controlli e trattamenti che ne garantiscono la qualità e la sicurezza.
Quali sono i trattamenti ai quali viene sottoposto il sangue donato?
Una volta che il sangue è stato donato non può essere immediatamente trasfuso inquanto deve essere sottoposto ad una serie di trattamenti che ne garantiscano la sicurezza biologica certificandone la qualità ed, eventualmente, lo vadano a frazionare nelle sue componenti (plasma etc). A questo punto il sangue può essere sottoposto a centrifugazione tramite l’utilizzo di centrifughe di grosse dimensioni e ad altissime prestazioni. Questo permette la suddivisione dei vari emocomponenti e il loro utilizzo separato.
Oltre a verificare scrupolosamente l’idoneità del donatore, il sangue viene sottoposto ad una serie di esami che ne garantiscono la sicurezza.
Questi accorgimenti servono a scongiurare la trasmissione involontaria di malattie. Dopo che il sangue è stato sottoposto ai trattamenti di controllo o, di divisione delle varie emocomponenti, viene trasferito all’interno di apposite sacche sterili e conservato all’interno di appositi frigoriferi che mantengono la temperatura costante.
Qual è il rapporto tra AVIS e sistema trasfusionale nazionale?
Il sistema trasfusionale nazionale si basa sulla cooperazione del sistema sanitario nazionale con le associazioni di volontariato del settore quindi, con AVIS stessa.
Autore: Christian Vianello
Immagine: https://www.donailsangue.salute.gov.it/
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