Donare il sangue

Il sangue non mente. La nuova frontiera della diagnosi

Il sangue non mente. Mai. E permette anche di diagnosticare precocemente malattie e tumori. Le tracce di morbi e malformazioni si depositano qui e i ricercatori stanno imparando a trovarle e decifrarle. Oggi, tramite esami sempre meno invasivi, è possibile fare diagnosi complesse.

La frontiera, ancora tutta da verificare, riguarda invece la diagnosi di malattie del cervello come Alzheimer, depressione, demenze senili, psicosi. La diagnosi prenatale è stato il punto di partenza di queste ricerche. Negli anni Settanta ci si accorse che alcune cellule dei bambini finiscono non si sa come nel sangue della madre (e vi restano per decenni). Ma solo dopo aver imparato a leggere il Dna umano (intorno al 2000) e a farlo a velocità stratosferiche (in questi ultimi anni) è stato possibile usare questo materiale genetico per scoprire se il bimbo che nascerà ha la sindrome di Down. Il test del sangue, a differenza dell’amniocentesi, è in grado di rivelare un numero ancora ridotto di difetti genetici.

20150901023536_blood-test-390x285

L’università di San Francisco ha dimostrato che l’analisi del sangue è molto più efficace di alcune diagnosi prenatali che mettono comunque a rischio il feto.

Anche L’Istituto Tumori di Milano e l’Istituto Europeo di Oncologia hanno appena sperimentato due “biopsie liquide” che cercano nel sangue tracce molto piccole di materiale genetico dei tumori del polmone. La diagnostica del futuro, e negli ambiti più svariati, potrebbe arrivare proprio dal sangue.

Condividi sui tuoi social

Lascia una risposta