Il donatore di gruppo AB, per motivi di compatibilità trasfusionale è particolarmente prezioso per il suo plasma e viene considerato un donatore universale di plasma.
Quest’ultimo è la componente liquida del sangue dove sono sospesi gli elementi corpuscolati come piastrine, globuli rossi, globuli bianchi ed è formato soprattutto da acqua che ne rappresenta il 92% della sua composizione; per il resto è costituito da proteine, molecole organiche, ioni, sostanze gassose e vitamine.
La procedura attraverso la quale si può ottenere il plasma è la plasmaferesi ed è un particolare tipo di donazione che avviene mediante apparecchiature che consentono di prelevare al donatore solo il plasma, per separazione o per filtrazione e restituirgli immediatamente la parte cellulare: globuli rossi, piastrine e globuli bianchi.
Questa metodica, ormai da tempo ha raggiunto un grado tecnologico avanzato e di massima sicurezza, e permette di raccogliere plasma che può essere utilizzato in patologie molto gravi come ad esempio:
la DIC (coagulazione intravascolare disseminata), porpora trombotica trombocitopenica, deficit dei fattori della coagulazione, malattie gravi del fegato, inoltre è fondamentale nei gravi ustionati.
Il plasma che non viene utilizzato per la trasfusione al donatore, viene usato come materia prima per ottenere i farmaci indispensabili a salvare vite umane:
-fattori della coagulazione (fattore VIII e IX),
-immunoglobuline per la profilassi di infezioni come tetano ed epatiti,
-albumina (utile nei trapianti e in moltissime patologie gravi, motivo per il quale gli ospedali ne sono spesso carenti).
Questi farmaci sono indispensabili sia in fase acuta come shock, emorragie ed ustioni sia in fase cronica come cirrosi e malassorbimento e nei trapianti.
Il tempo impiegato per effettuare la plasmaferesi è più lungo della donazione di sangue tradizionale, essendo però un prelievo più “leggero” per l’organismo (il plasma si ricostituisce in breve tempo) può essere effettuata una volta al mese senza alcun problema per la salute del donatore.
Proprio perché dura più tempo (per la raccolta di plasma e piastrine ci vogliono 60 minuti) è obbligatorio che la plasmaferesi venga effettuata su prenotazione in modo da garantire la seduta secondo i tempi previsti e senza inutili attese.
Oggi in sala prelievi Fabio ha deciso di dedicare 60 minuti del suo tempo per fare un dono prezioso e regalare attimi di vita aggiuntivi a tutti coloro che beneficiano del suo sangue.
“Sono qui a fare la mia solita donazione prima delle ferie, di solito dono il sangue ma dopo una presa di coscienza importante ho deciso di fare una donazione di plasma e confido nel fatto che se in prima persona ne avessi bisogno, mi verrebbe dato il sangue di chi come me ha deciso di donare”, ci racconta Fabio sottolineando l’aspetto circolare della donazione.
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