Che cos’hanno in comune il dono del sangue e il risparmio gestito? Un posto d’onore nell’Agenda 2030, quella dei 17 obietti di sviluppo sostenibile dell’Onu.
Salute e benessere, istruzione di qualità, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, pace, giustizia e istituzioni solide sono alcuni dei punti dell’Agenda in cui si rispecchiano, in maniera armonica e consonante, l’attività dell’AVIS e quella del risparmio gestito.
Proprio per questo, lo scorso 8 marzo, la testata finanziaria Citywire Italia ha chiamato a raccolta i suoi lettori e sostenitori per portarli in Piazza Affari a donare sangue presso un’autoemoteca dell’AVIS di Milano.
Un’iniziativa che è stata preceduta da una campagna di Citywire per sensibilizzare la sua community, rappresentata dai professionisti del risparmio gestito, sul tema del dono del sangue come viatico per la realizzazione di una società più sana e sostenibile.
Come ha ricordato il Professor Giorgio Fiorentini dell’Università Bocconi, tra le voci più autorevoli in Italia nel campo dell’impresa sociale, in un suo editoriale su Il Giorno dedicato all’iniziativa, “la donazione di sangue, da fattore umanitario individuale, diventa un fenomeno sociale ed è uno dei fattori aggreganti della società. Ha un valore segnaletico di stabilità ed espressione di affidabilità di un territorio e dei suoi operatori economici”.
E i professionisti in questione, sempre più attenti a questi temi nel loro lavoro quotidiano, non hanno mancato di rispondere all’appello, presentandosi in buon numero all’autoemoteca in Piazza Affari, complice anche la concomitanza con la Festa della Donna. E sfidando un freddo a cui ci eravamo disabituati in questo inverno 2022 dalle temperature insolitamente alte.
Al termine della donazione, le donatrici sono state omaggiate da AVIS e Citywire con un pensiero, e con loro le volontarie del servizio civile e le dottoresse e infermiere di turno sull’autoemoteca.
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