Nell’articolo “Cosa succede al mio sangue dopo aver donato?” abbiamo descritto quello che succede al sangue una volta che è stato prelevato dal donatore. Lo stesso, prima di poter essere utilizzato per una trasfusione, deve subire una serie di processi che ne separano le componenti, ne verificano le qualità e, in ultimo, ne garantiscono la perfetta conservazione. Nel testo abbiamo inoltre analizzando più dettagliatamente i componenti del sangue di primo livello.
Ora approfondiremo maggiormente il discorso prendendo in esame i principali emocomponenti di secondo livello.
Il sangue donato può essere frazionato nei suoi singoli componenti. Essi appartengono a due categorie: principali e di secondo livello. Le funzioni svolte da entrambi sono di notevole importanza.
Emocomponenti di primo livello
Gli emocomponenti di primo livello sono: Le piastrine, il plasma e i globuli rossi che vengono divisi in laboratorio attraverso il processo di centrifugazione.
La differenziazione è sempre più richiesta per particolari terapie, si basa su precise procedure svolte attraverso le migliori macchine con caratteristiche più o meno complesse. La richiesta di un solo componente del sangue avviene molto spesso in grandi quantità.
Cosa sono gli emocomponenti di secondo livello
Al secondo livello appartengono gli emocomponenti come emazie concentrate deleucocitate e buffy-coat ricco in piastrine che sono impiegati in terapie.
Quali funzioni svolgono
Gli emocomponenti derivati dal processo di centrifugazione non possono essere utilizzati fino al momento in cui la fase di validazione biologica non accerterà che siano disponibili per passare alla fase di assegnazione. Ogni unità di raccolta si occupa di effettuare degli accertamenti affinché il sangue intero o frazionato possa essere trasfuso.
Gli emocomponenti di secondo livello intervengono in situazioni terapeutiche specifiche e in trattamenti particolari per la cura del malato come per esempio nell’uso pediatrico o neonatale, dove sono più impiegati.
La guida agli emocomponenti
L’iter seguito dai centri di raccolta per la separazione delle componenti del sangue si basa su procedure standard. Esistono delle guide relative all’impiego e alle caratteristiche degli emocomponenti di secondo livello, oltre ad un Piano Controllo Qualità che regolarmente effettua dei controlli e certifica le attività di lavorazione. Le regole sono rigorose e la certificazione è rilasciata in base al rispetto di alcuni parametri che esistono da anni.
Gli emocomponenti sono elementi di grande interesse: gli studi e le ricerche sulle procedure di centrifugazione e l’analisi per nuovi impieghi sono strumenti preziosi dei quali la ricerca si serve per apportare nuove scoperte in campo sanitario.
Autore: Christian Vianello – Consulente Web Marketing
Immagine “Thinking RFID“ di Jacob Bøtter
Utilizzata da Avis Milano sotto licenza Creative Commons Attribuzione – 2.0 Generic (CC BY 2.0)
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