Chi solitamente cena tardi la sera, e magari poco dopo va dormire, dovrebbe sapere che non si tratta di un’abitudine salutare. Ci spiega perché il “nostro” nutrizionista. C’è un detto che recita “colazione da re, pranzo da principe e cena da povero“, con questo ovviamente si intende che mentre la colazione è il pasto fondamentale a cui dovremmo dedicare il giusto tempo, mangiando bene e a sufficienza, mano mano che procediamo nel corso della giornata, invece, dovremmo “alleggerire” i nostri pasti. Di solito, invece, tendiamo a fare l’esatto contrario, un po’ magari per fretta, un po’ perché abbiamo preso delle abitudini sregolate che ormai sono difficili da cambiare. Un errore che spesso facciamo è quello di cenare tardi con diversi svantaggi per la nostra salute e forma fisica. Il più evidente, soprattutto se non facciamo passare sufficiente tempo prima di andare a dormire, è quello di sentirci appesantiti e di non favorire la digestione né tantomeno un sonno ristoratore. Ma non è tutto.
Abbiamo chiesto al nutrizionista Flavio Pettirossi qual è lo svantaggio maggiore di cenare troppo tardi la sera. Ecco cosa ci ha detto:” Spesso durante una nostra giornata tipo, si tende a saltare un pasto o si mangia poco durante la giornata finendo così per par diventare la cena il pasto principale e magari mettendosi a tavola molto tardi. Più si fa tardi la sera e più il corpo fa fatica a smaltire le calorie che stiamo assimilando, con il risultato che non riesce a consumare molta energia e dunque trasforma l’eccesso calorico in grasso”.
E se non riusciamo proprio a fare a meno di mangiare tardi, magari per motivi di lavoro? “Per chi mangia tardi l’ideale è fare una cena che tenga conto soprattutto del fabbisogno proteico giornaliero, piuttosto che cibi ricchi di carboidrati difficili da smaltire a poche ore dal sonno notturno (ricordiamo che è importante attendere almeno due ore dalla cena prima di coricarsi). Quindi poca pasta o pane, ma molta verdura cotta o cruda e un secondo piatto a base di pesce o affettati magri, possono essere dei buoni esempi”.
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