Purtroppo, continua a calare il numero dei donatori di sangue in Italia ( record negativo dal 2009 lo scorso anno). Lo certificano i dati raccolti dal Centro Nazionale Sangue presentati lo scorso mese, insieme a una campagna di sensibilizzazione realizzata con il CIVIS, il Coordinamento delle Associazioni di volontari del dono del sangue.
QUALCHE DATO
Lo scorso anno sono stati poco più di un milione e 680mila i donatori attivi, un calo di 8mila unità rispetto al 2016, di cui 304mila nuovi donatori che per la prima volta hanno intrapreso il percorso donazionale in Italia.
Nel 2017 sono state effettuate oltre tre milioni di donazioni (3.006.726 per la precisione), trentamila in meno rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati presentati dal CNS, il 31% dei donatori è di sesso femminile, e la fascia di età in cui sono più numerosi è quella 46-55 anni, il 29% del totale, e quelli tra 36 e 45, il 26%.
La fascia d’età tra 18 e 25 anni detiene il 13% del totale.
Grazie al sistema sangue italiano, basato totalmente sulla donazione volontaria, sono state effettuate oltre 637mila trasfusioni, per interventi chirurgici o terapie di malattie come la talassemia.
Le trasfusioni di globuli rossi sono in leggero calo grazie anche alle tecniche di Patient Blood Management [qualche info in più nel post https://blog.avismi.it/italia-premiata-per-la-gestione-della-risorsa-sangue-del-paziente/], che permettono di ottimizzare l’utilizzo delle unità di sangue e migliorare i risultati in termini di salute per i cittadini.
Il direttore del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Maria Liumbruno, sottolinea che l’Italia è fortunatamente autosufficiente, grazie alla compensazione tra regioni.
“Viviamo in una situazione di sostanziale equilibrio, ma in alcune regioni periodicamente è necessario ricorrere al sistema della compensazione. E’ importante che tutte le Regioni cerchino di contribuire il più possibile al sistema di compensazione nazionale e che garantiscano una organizzazione della rete regionale di medicina trasfusionale tale da mantenere costanti i livelli di raccolta di plasma e sangue anche durante i primi mesi dell’anno o quelli estivi e conseguire gli obiettivi di raccolta del plasma e del sangue contenuti nel programma nazionale di autosufficienza, che dalle Regioni è stato condiviso. Anche sulla raccolta del plasma, per cui non siamo autosufficienti, occorre uno sforzo organizzativo delle istituzioni regionali per garantire questa risorsa strategica. Lo sforzo organizzativo dovrebbe avere anche il fine di reperire le risorse necessarie ad ampliare gli orari e i giorni di apertura delle strutture trasfusionali, in modo da favorire con la massima flessibilità l’accesso dei donatori di plasma e sangue”.
In conseguenza a quanto riportato in precedenza, sulle reti RAI verrà riprogrammato lo spot sulla donazione del sangue realizzato dal Dipartimento nel 2015 a firma congiunta Presidenza del Consiglio e Ministero della Salute!
Noi vi aspettiamo al centro trasfusionale più vicino prima delle vacanze!
Autore: AVIS Milano
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