Donare il sangue

Alimentazione e sangue. Perché è importante nutrirsi correttamente.

Piramide_alimentare

Tutti coloro che hanno donato il sangue almeno una volta, conoscono l’importanza che ha una corretta nutrizione per il successo dell’operazione. Nutrirsi bene è un atto dovuto non solo per non alterare i parametri ematici fisiologici con i nutrienti e quindi consentire la giusta esecuzione della donazione di sangue in sé, ma anche, in generale, per tutte le fasi che precedono e seguono l’atto.

Effetto del cibo sul sangue

Se sei interessato a donare il sangue, occorre che tu conosca gli effetti che la digestione comporta a livello dei più importanti gruppi di nutrienti nel circolo ematico.
Quando mangiamo, infatti, la digestione comincia nella bocca e nello stomaco, ad opera di enzimi digestivi e succhi gastrici e di specifici enzimi della via digestiva, un’azione di scomposizione degli alimenti assimilati, i quali vengono divisi nei micro e macronutrienti da cui sono composti e inviati, tramite circolazione sanguigna, nei singoli distretti corporei.
Ciò significa che, in piena digestione, il sangue sarà ricco di zuccheri, proteine e grassi che derivano dalla digestione del cibo ingerito. I loro picchi, ovviamente, tendono a variare in funzione della natura della sostanza e della via metabolica che essa deve intraprendere.
Spesso, quando bisogna donare il sangue, si preferisce arrivare al centro raccolta a stomaco vuoto, saltando la colazione. In questo modo si pensa di mantenere il proprio sangue il più pulito possibile, per non incorrere nel pericolo di alterazioni organiche.

Questa abitudine si dimostra però inutile: occorre infatti, presentarsi in perfette condizioni fisiche e inoltre l’alimentazione deve essere curata con costanza, impegnandosi nella quotidianità affinché essa sia il più salutare possibile. La corretta alimentazione deve rappresentare un vero e proprio stile di vita.
Di conseguenza, relativamente alla donazione di sangue, la sera precedente è consentito consumare un pasto preferibilmente povero di grassi. La dieta mediterranea in questo caso può essere una buona fonte a cui attingere, optando per un primo a base di riso o pasta, un secondo di pesce, legumi o carne bianca, cucinati in modo semplice e della verdura con poco condimento.
Occorre invece evitare di consumare alcool e dolci o fritture.

La colazione si o no
Presentarsi a digiuno il giorno della donazione può rappresentare un problema in quanto ci predispone più facilmente a sviluppare malori successivi. La scelta migliore è quella di consumare succhi di frutta senza zucchero o thè, fette biscottate o qualche cracker. Restano da evitare prodotti semilavorati come cornetti ripieni, cappuccino, caffè, latte e latticini.
Per chi tende ad avere la pressione bassa, un piccolo snack salato può essere d’aiuto; inoltre è fondamentale lo stato di idratazione: la donazione di sangue corrisponde a una perdita di liquidi e quindi rappresenta un atto che disidrata il corpo, di conseguenza c’è bisogno di una grande idratazione nelle ore precedenti e immediatamente successive.
Per lo stesso motivo si deve evitare di consumare alcolici in quanto essi sono dei forti disidratanti e il loro consumo favorirebbe l’insorgere di cali di pressione o collassi.

Dopo la donazione
Subito dopo aver donato il sangue si può riprendere la normale alimentazione ed è particolarmente consigliato il consumo di zuccheri semplici contenuti nella frutta e prediligere, almeno nelle prime ore, l’utilizzo di alimenti ricchi di ferro (che essendo un costituente dell’emoglobina presente nel sangue, viene perso con la donazione). Via libera, quindi, al consumo di frutta secca e legumi, mentre per la carne rossa è consigliabile un consumo moderato.

Autore: Christian Vianello

Immagine utilizzata e modificata da Avis Milano

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Ern%C3%A4hrungs_Pyramide.jpg

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