Gli studi mostrano come inalare nicotina possa compromettere sia la salute di chi svapa sia quella dei figli futuri, già prima del concepimento.
La ricerca che allarma gli esperti
Erika von Mutius, a capo del Dipartimento di Salute Ambientale dell’Helmholtz Munich (Germania), è una delle figure più autorevoli nel campo delle malattie respiratorie. Nel 2019 ha ricevuto il Premio Balzan, insieme a tre colleghi del Centro Tedesco per la Ricerca Polmonare (DZL), e ha scelto di destinare il riconoscimento a un grande progetto di ricerca sulle sigarette elettroniche.
I risultati sono stati presentati lo scorso 11 ottobre 2025 durante il Festival della Salute all’Università di Padova, e hanno acceso i riflettori su un aspetto ancora poco conosciuto: gli effetti del vaping potrebbero andare ben oltre chi svapa.
Il rischio per le generazioni future
Secondo i dati del gruppo guidato da von Mutius, l’esposizione alla nicotina vaporizzata prima del concepimento – sia da parte della madre che del padre – può influenzare negativamente lo sviluppo delle vie respiratorie dei figli.
Nei modelli studiati, la nicotina ha causato alterazioni strutturali dei polmoni e una minore capacità di riparazione dei tessuti.
In altre parole, l’uso di e-cig in giovane età potrebbe lasciare un’eredità biologica dannosa che si trasmette alla prole. Un effetto che, se confermato su larga scala, avrebbe un impatto importante non solo sulla salute pubblica, ma anche sui costi sociali ed economici dei prossimi decenni.
Adolescenti e sigarette elettroniche: i numeri in Italia
Il fenomeno del vaping tra i giovanissimi è in costante crescita.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, uno studente su tre tra i 14 e i 17 anni utilizza la sigaretta elettronica.
Di questi:
- quasi l’87% svapa liquidi con nicotina,
- il 36% lo fa regolarmente,
- e quasi uno su cinque supera i 200 tiri al giorno.
Non solo: oltre il 60% dei giovani svapatori alterna la e-cig con sigarette tradizionali o tabacco riscaldato, aumentando così i rischi per la salute.
Gli effetti diretti della nicotina oggi
Von Mutius sottolinea che i danni non riguardano soltanto le future generazioni.
Per chi svapa, l’inalazione del vapore contenente nicotina può provocare infiammazione, irritazione e alterazioni strutturali dei polmoni.
Diversi studi segnalano inoltre un aumento di tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie tra gli utilizzatori abituali, anche tra coloro che non fumano sigarette tradizionali.
Un risultato chiaro
La sigaretta elettronica è spesso percepita come un’alternativa “più sicura” rispetto al fumo classico. Tuttavia, le ricerche più recenti invitano alla prudenza: svapare non è privo di rischi, soprattutto per i più giovani
Guarda l’intervista completa a Erika von Mutius >> La Repubblica.it



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