In seguito agli accadimenti di questi ultimi giorni, per i quali è esplosa sui social la furia del commento e della condivisione relativa alla foto che ritrae un sanitario del ns Centro Trasfusionale con l’Onorevole Salvini, oltre ad altri donatori sangue, di seguito il doveroso commento del Direttore Generale AVIS Milano in risposta.
“Non sono social per scelta, ho visto diversi post relativi al medico e al dito a Salvini, ho dovuto, in qualità di Direttore Generale di AVIS Milano.
Non mi hanno appassionato, e non hanno certo aiutato a migliorare la cultura del dono del sangue in Italia che è particolarmente bassa. Altrimenti perché dovremmo procedere con appelli periodici per la carenza sangue o l’Italia acquistare all’estero oltre il 30% del plasma per produrre emoderivati salvavita? Una vergogna.
Perché tutto questo quando potrebbero essere donatori il 50% della popolazione? Perché così tante parole versate in luogo di tante gocce di sangue donate per chi soffre?
Il medico si assumerà la responsabilità del proprio gesto, inqualificabile, AVIS Milano farà la propria parte, e tutti coloro che si sono consumati alla vicenda saranno altrettanto puntuali nel consumare un po’ del loro sangue?
Noi li accoglieremo a braccia aperte, anche la signora Lucarelli se lo vorrà, come abbiamo sempre accolto Salvini, da quando accompagnava il papà a donare e poi dai 18 anni per 88 volte, come accogliamo tutti i nostri donatori, indipendentemente dal credo religioso, dal colore politico, dalla razza e da qualsiasi altro carattere distintivo, sapendo quanto il loro gesto varrà per una vita.
Chiedo scusa per questo intervento e garantisco il silenzio sostituendolo con l’impegno a migliorare il rispetto verso ogni volontario donatore e migliorare la speranza di vita ai nostri malati.
Grazie, Sergio”
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