Gli atleti si allenano da dieci a quattordici volte a settimana, trascorrendo numerose ore in pista o in palestra. Ma per il resto di noi, rimettersi in forma non significa necessariamente un regime così arduo.La frequenza con cui dovremmo allenarci dipende da molti fattori diversi, come gli obiettivi, l’intensità dell’esercizio e qualsiasi precedente infortunio e anche il tipo di training. A fare il punto è un articolo sul portale The Conversation a cura di Matthew Wright Docente di Biomeccanica e Forza e Condizionamento della Teesside University, nel Regno Unito, e Jonathan Taylor Docente di Sport ed esercizio fisico dello stesso ateneo.
Per quanto riguarda gli esercizi di resistenza, è utile fare allenamenti regolari a bassa intensità. I corridori di resistenza di successo tendono a eseguire la maggior parte (circa l’80% del loro allenamento) a bassa intensità, con sessioni di intensità più elevate pianificate con cura, spesso due o tre volte a settimana, con un minimo di 48 ore tra una è l’altra. Allenarsi in modo “più intelligente” e non più difficile è fondamentale sia negli sport di resistenza che negli sport basati sulle abilità, come il nuoto, il tennis e le arti marziali. Le attività ad alta intensità (come la pratica di un servizio di tennis) possono essere mantenute solo per un breve periodo, quindi per evitare lesioni, è importante fare pratica solo un po’ in ogni sessione di allenamento, ma esercitarsi costantemente nel tempo. Quando si tratta di costruire muscoli, infine, fare più sessioni di allenamento a settimana si traduce in maggiori guadagni di forza muscolare. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che un volume di allenamento maggiore porta a un aumento sia della massa muscolare che della forza. Ma anche il riposo e il recupero (compresa una corretta alimentazione) sono fondamentali per aiutare i muscoli ad aumentare di volume
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