Per lo più trascurate le malattie delle valvole del cuore riguardano oltre un milione di italiani, ma il 95% degli over 60 non ne ha mai sentito parlare e solo 2 persone su 100 ritengono siano malattie di cui preoccuparsi. Per sensibilizzare la popolazione, viene celebrata dal 16 al 22 settembre la Settimana Europea sulle Malattie delle Valvole Cardiache, nell’ambito dell’organizzazione internazionale del Global Heart Hub e presentata al Ministero della Salute durante una conferenza stampa organizzata da Cuore Italia in collaborazione con Senior Italia Federanziani.
Il restringimento della valvola aortica può compromettere la funzionalità del muscolo cardiaco, portando a grave scompenso. Se non trattata per tempo può avere conseguenze gravi ma arriva all’attenzione del grande pubblico solo quando colpisce personaggi famosi, come è stato per Silvio Berlusconi o per Mick Jagger. Secondo un’indagine internazionale commissionata all’istituto di ricerca britannico Opinion Matters condotta su circa 12.800 persone, infatti, solo il 5% della popolazione anziana la conosce.
“Già oggi gli over 65 rappresentano in Italia quasi un quarto della popolazione e nei prossimi 25 anni questo dato oltrepasserà la soglia del 30 per cento. Per questo, le malattie delle valvole cardiache, manifestandosi in genere dopo i 65 anni di età, saranno sempre più diffuse, con conseguenti risvolti sulla spesa sanitaria”, dichiara Alessandro Boccanelli, presidente Società Italiana di cardiologia geriatrica (Sicge). Secondo l’indagine, però, solo 2 persone su 100 pensano che siano malattie di cui preoccuparsi.
“Questo dato è forse il più allarmante, visto che le forme più gravi possano portare a morte nel giro di 2-3 anni”, commenta Gennaro Santoro, Primario cardiologo interventista, docente della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
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