Internet e le applicazioni per smartphone possono essere un valido aiuto anche per la salute. La branca dell’ e-health, la salute digitale, può giocare un ruolo fondamentale. In Italia c’è ancora molto da fare in questo settore, ma stanno comunque nascendo progetti interessanti, come quelli approdati alla finale del Premio eHealth4All. Tra questi ci sono app che permettono di prenotare visite e esami, che mettono in contatto medici e pazienti, aiutano a vivere alcune fasi della malattia, fanno monitoraggio a domicilio.
In un articolo su Il Corriere della sera il professor Gianfranco Gensini, presidente di Digital SIT (Società italiana di telemedicina) e del Comitato scientifico del Premio eHealth4All.Primo ha detto che: “C’è uno spazio per un’utilizzazione delle moderne tecnologie a favore del miglioramento delle cure, sia in senso tecnico sia relazionale, potendosi avere un miglioramento della consapevolezza del paziente, della sua capacità di trovare informazioni di qualità. Oggi non esiste più la figura del medico dispensatore delle informazioni e quindi bisogna ricostruire un rapporto -con il paziente che includa anche ( non che sia sostitutivo di) un supporto che deriva da applicazioni di sanità digitale come la telemedicina. La possibilità di accesso a un medico , il sabato sera o la domenica, o il tuo o a uno che ti garantisce attraverso la gestione della situazione , in 20 secondi di telefonata può cambiare la vita di una persona. Certo questo comporta però anche un discorso di riorganizzazione della sanità . Non a caso la Commissione europea definisce la telemedicina come “disruptive innovation”, cioè innovazione devastante, perchè crea meccanismi di funzionamento che prima non esistevano. Però è anche stupendo, perché può garantire un accesso alla medicina davvero moderno”.
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