Se un tempo tatuarsi era una prerogativa di soldati, marinai e carcerati, oggi è ormai diventata una moda sdoganata dai più; secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono 7 milioni gli italiani tatuati, e tra di essi vi sono anche numerosi minorenni (7,7%).
Lungi dal giudicare questa moda, quello che ci interessa indagare è: posso donare il sangue anche se ho i tatuaggi?
Tatuaggi e infezioni
Sono tanti i miti che circondano la donazione del sangue, ed uno dei più comuni è la convinzione che le persone tatuate non possano donare. Un tempo questo mito era giustificato: abbiamo tutti sentito storie orribili di persone che hanno contratto l’epatite o altre malattie virali a causa di tatuaggi e piercing. Questo perché i tatuatori di una volta lavoravano in ambienti sporchi con un’attrezzatura non sterilizzata e prendere infezioni era all’ordine del giorno. Giustamente, vi erano grandi restrizioni in merito alle donazioni: lo Stato proibiva che il sangue venisse prelevato ai tatuati, in quanto gli esami utili a verificare la presenza di epatite erano costosi e non necessariamente a disposizione.
Al giorno d’oggi, grazie alle elevate condizioni igieniche garantite dalla maggior parte dei tattoo center, tatuarsi è diventato molto più sicuro e non implica necessariamente la presenza di un’infezione, si aggiunge il fatto che , in AVIS Milano, ad ogni donazione sangue viene effettuato un attento esame che comprende anche la virologia (HIV ed Epatite).
Come prevenire le infezioni
Se non eseguiti in strutture serie e scrupolose, registrate e munite di licenza, i tatuaggi possono provocare infezioni, impedendo nel nostro caso l’idoneità alla donazione sangue.
Tatuarsi apre la strada agli organismi che causano infezioni virali trasmesse attraverso la contaminazione degli strumenti usati. Chi non può proprio fare a meno della “body art“, deve necessariamente seguire alcune regole di prudenza se vuole evitare di contrarre infezioni
Tatuaggi e donazione del sangue: linee guida per l’idoneità
Com’è noto, per diventare donatori di sangue è necessario seguire una serie di step, tra cui la valutazione dello stato di salute e dello stile di vita dell’aspirante donatore che serve a stabilire l’idoneità alla donazione, in modo da salvaguardare la salute di chi riceverà il sangue.
L’AVIS Comunale di Milano prevede un periodo di sospensione temporaneo di 4 mesi per il donatore (o l’aspirante) che si è appena tatuato e vuole effettuare la sua donazione. Questo perché, come nel caso di un intervento chirurgico, occorre attendere il periodo di tempo necessario per accertarsi che non vi siano complicazioni ( periodo di incubazione del virus o della patologia).
Conclusioni
Anche per i tattoo addicted è possibile donare, basta rispettare i tempi utili.
Buona donazione!
Autore: Christian Vianello
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