Secondo uno studio del Journal of the American Hearth Association i soggetti a alto rischio di malattie cardiovascolari che si dedicano regolarmente allo sport hanno meno probabilità di essere vittime di infarto o ictus, di ricovero o di prescrizione di farmaci.
Che l’attività fisica faccia bene è cosa nota, ma in questo caso i ricercatori hanno evidenziato che i risparmi derivanti da essa raggiungono una somma considerevole. Proprio coloro che soffrivano di malattie cardiovascolari (il gruppo che nello studio aveva maggiori spese sanitarie), svolgendo i livelli raccomandati di attività fisica (30 minuti di attività aerobica di livello moderato per 5 volte a settimana o 25 minuti di attività aerobica intensa per 3 volte a settimana) avevano un risparmio di almeno 2500 dollari all’anno rispetto a coloro che non seguivano le raccomandazioni. Tradotto in cifre, basandosi sui dati epidemiologici statunitensi, gli autori dello studio stimano che, se solo il 20% dei pazienti cardiovascolari sedentari iniziassero a rispettare questi suggerimenti in termini di esercizio fisico, si risparmierebbero globalmente molti miliardi di dollari all’anno in assistenza sanitaria.
Guardando poi al gruppo dei soggetti sani con almeno un fattore di rischio cardiovascolare (pressione alta, diabete, obesità, fumo) non sedentari, i ricercatori hanno visto che questi avevano una spesa sanitaria annuale in media inferiore di 500dollari rispetto a chi non svolgeva attività fisica.
Il messaggio, ancora una volta, è chiaro e: “Non c’è miglior medicina che un regolare esercizio fisico, se si vuole invecchiare in buona salute, evitare gravi malattie croniche e, soprattutto, limitare il proprio peso sull’ assistenza sanitaria pubblica”.
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