La spirometria è un esame strumentale che misura solo la funzione respiratoria, quindi non é in grado di fornire una diagnosi specifica ma necessita sempre di ulteriori informazioni di tipo clinico-strumentale, e fa parte del programma di prevenzione della patologia polmonare offerto al donatore di sangue da Avis Milano. La scelta di monitorare le condizioni di salute dell’apparato respiratorio prende atto dai molteplici fattori di rischio a cui ogni giorno siamo esposti, particolarmente in una grande città come Milano, in cui persistono l’inquinamento atmosferico e l’abitudine al fumo di sigaretta.
Le patologie più critiche connesse a questo tipo di agenti dannosi sono la broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO), il carcinoma polmonare e il mesotelioma. La spirometria è un semplice esame che consente una diagnosi precoce e permette di intervenire in tempo per diagnosticare la malattia nel caso della BPCO ed evidenziare i deficit successivi ad intervento per carcinoma polmonare.
Si tratta di un esame che offre al medico informazioni importanti sullo stato di salute respiratorio, misurando il massimo volume di aria mobilizzabile con un atto respiratorio, permettendo di evidenziare un problema di pervietà delle vie aeree (difetto ostruttivo) oppure di ipotizzare un problema di forza dei muscoli respiratori, di elasticità del sistema o di importante perdita di volumi polmonari (difetto restrittivo). E’ in grado di evidenziare la presenza di patologie comuni come asma e bronopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), ma anche ipotizzare la presenza di patologie di tipo restrittivo dovute ad alterazioni della parete toracica o del parenchima polmonare.
Come si esegue?
Si tratta di un esame di facile esecuzione, non invasivo, riproducibile, che si effettua facendo eseguire al paziente una manovra di espirazione forzata all’interno di uno strumento a circuito chiuso tramite un apposito boccaglio nell’arco di tre fasi successive:
1) inspirazione profonda
2) espirazione forzata, velocemente e il più a lungo possibile (almeno 6 secondi) fino al completo svuotamento dei polmoni;
3) nuova inspirazione e successivo rilassamento.
Nel caso in cui l’esame metta in luce delle alterazioni della funzionalità respiratoria rispetto a quelli che sono i valori predetti, il donatore viene inviato presso lo specialista pneumologo per ulteriori accertamenti, al fine di poter integrare i dati spirometrici ottenuti con la storia clinica del paziente e poter giungere ad una corretta indicazione diagnostica, terapeutica e prognostica della patologia di base.
È sempre molto importante ricordare che la prevenzione effettuata in uno stato di benessere soggettivo, caratteristico del momento in cui si sceglie di donare il sangue, permette di tenere sotto controllo qualsiasi disfunzione che non presenti sintomi evidenti ed evita di trascurare quei segni di scompenso che spesso consideriamo di minimo interesse.
Donare il sangue fa bene alla salute! Donati un controllo medico gratuito.
Autore: Avis Milano
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