Donare il sangue

Aids, nel 2017 3443 nuove diagnosi

Lo scorso 1 dicembre ricorreva la giornata mondiale dell’Aids. Una data che serve anche a non far scendere mai l’attenzione su una malattia di cui si è molto parlato, a cavallo tra gli anni 90 e 2000 e che poi è sembrata superata solo in apparenza.

Nel 2017 in Italia sono state segnalate 3.443 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 5,7 nuovi casi per 100.000 residenti, un dato in linea con la media europea. Lo affermano, in vista della giornata mondiale dell’1 dicembre, i dati del Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

apt0fe_2071850c

“L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi di Hiv mostra una leggera diminuzione tra il 2012 e il 2015, con un andamento pressoché stabile dopo il 2015 – si legge -. Nel 2017 l’incidenza maggiore di infezione da HIV è nella fascia di età 25-29 anni. La modalità di trasmissione principale tra le nuove diagnosi HIV è attraverso rapporti eterosessuali”.
Nel 2017, tra le regioni con un numero superiore a un milione e mezzo di abitanti, le incidenze più alte sono state registrate in Lazio, Liguria e Toscana. Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2017 erano maschi nel 76,2% dei casi.

L’età mediana era di 39 anni per i maschi e di 34 anni per le femmine. Per quanto riguarda i casi di Aids, L’osservatorio ne ha censiti 690, pari a un’incidenza di 1,1 nuovi casi per 100.000 residenti, in lieve diminuzione negli ultimi anni.

Condividi sui tuoi social

Lascia una risposta