Le zanzare sono tra gli insetti più diffusi al mondo, basti pensare che soltanto nel nostro Paese se ne contano all’incirca 60 specie diverse. Questi artropodi, responsabili di punture molto fastidiose, possono diventare un importante vettore di infezioni, a volte anche letali. La World Health Organization ha dichiarato che in un anno sono all’incirca 750.000 le persone che muoiono in seguito a una malattia trasmessa da una puntura di zanzara. Monitorare i donatori di sangue è fondamentale per effettuare uno screening preciso e affidabile.
Zanzare e infezioni
Quando una zanzara punge un organismo vivente, ingerisce ovviamente il sangue ma anche tutti i microorganismi che contiene come virus e batteri. Dopo un periodo di incubazione di alcuni giorni, l’insetto infetto può trasmettere, tramite la saliva, l’agente patogeno a una persona sana.
La globalizzazione degli scambi e del commercio unita all’evidente cambiamento climatico ha creato un contesto del tutto singolare: le malattie trasmesse da questi insetti-vettori tendono a comparire in aree inusuali e non solo. La malaria sta riapparendo nelle aree geografiche in cui era scomparsa.
Quali malattie possono essere trasmesse dalle zanzare?
Le infezioni trasmesse dalle zanzare infette possono essere:
• virali
• parassitarie
L’infezione parassitaria più conosciuta è ovviamente la malaria seguita dalla filariosi linfatica. Per quanto riguarda la trasmissione di malattie virali invece il discorso è molto più complesso, pensiamo ad esempio al caso della zanzara tigre. Questa specie, presente in Europa dal 2004, espone al rischio di trasmissione autoctona dei virus Zika, Chikungunya e Dengue, tre infezioni che esordiscono con sintomi simili:
febbre, dolori articolari, mal di testa e un’eruzione maculo papulare.
Come possiamo proteggerci?
- Rimuovere l’acqua stagnante (ad esempio i sottovasi) per evitare che le zanzare vi depongano le uova
- Capovolgere, coprire o riporre le piscine per bambini quando non vengono utilizzate
- Indossare abiti lunghi, coprendo braccia e gambe
- Installare zanzariere e utilizzare repellenti in spray o crema sia sulle zone esposte che sui vestiti
- Coprire i serbatoi dell’acqua con una zanzariera o un semplice tessuto e utilizzare regolarmente un larvicida nei tombini.
- Controllare il corretto flusso dell’acqua piovana e delle acque reflue e pulire regolarmente grondaie, tombini, grondaie e scarichi.
Attività di sorveglianza e donatori di sangue
Il Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità ha il compito di monitorare durante tutto l’anno le infezioni sia autoctone, quindi locali, che importate su tutto il territorio nazionale. Nel caso in cui si presentasse un’area endemica, la sorveglianza viene rafforzata, ponendo particolare attenzione alla diagnosi dell’infezione nella popolazione. Sotto questo punto di vista assume un’importanza fondamentale il sistema di segnalazione di positività eventualmente rilevata nei donatori di sangue. Al fine di prevenire qualsiasi trasmissione endemica di infezione, i donatori di sangue che abbiano trascorso non meno di 24 ore in un’area a rischio, vengono sottoposti, ad esempio, al test NAT per verificare la presenza del virus del Nilo Occidentale (West Nile Virus).
Image: Hand drawn composition of mosquito biting a
Image by Freepik
Autore: Vianello Christian
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