In Italia, secondo i dati Istat, la popolazione diminuirà di 12 milioni di abitanti entro il 2070 e già entro il 2048 il tasso di mortalità dovrebbe raddoppiare rispetto al tasso di natalità.
Tra le righe si evince che stiamo andando verso uno scenario complicato da gestire, : l’invecchiamento della popolazione porta ad una diminuzione della quantità di sangue che si potrebbe raccogliere e contestualmente ad un aumento della necessità di trattamenti emoderivati e plasmaderivati.
Controllare il ricambio generazionale, e mostrare la capacità di trasferire la cultura del dono ai giovani che diverranno maggiorenni e saranno pronti a donare, sono obiettivi assolutamente imprescindibili per il sistema sangue e per chi ha il compito di guidare il turn-over dei donatori di sangue: le associazioni.
Obiettivi attraverso i quali si cerca di garantire una continuità della donazione, continuità che AVIS Milano cerca di ottenere attraverso la sensibilizzazione al dono nelle scuole, negli istituti e nelle organizzazioni che si dimostrano vicini al tema per metterli nelle condizioni di comprendere come avviene una donazione, quanto in realtà sia semplice donare e quanto sia importante il gesto per chi poi riceve il sangue donato, perché donare il sangue è un gesto concreto di solidarietà.
Significa letteralmente donare una parte di sè e della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, qualcuno che ne ha un reale ed urgente bisogno, significa preoccuparsi ed agire per il bene della comunità e per la salvaguardia della vita.
Una missione che AVIS Milano porta avanti attraverso i suoi medici, infermieri e volontari, che con le autoemoteche vanno a raccogliere il sangue nelle zone di aggregazione in tutta la città metropolitana di Milano, in modo tale da mettere nelle condizioni di donare anche chi non può raggiungere la sede di AVIS Milano in Largo Volontari del Sangue.
È quindi fondamentale rivolgersi alla popolazione più giovane, che rimane ai margini delle donazioni, e riuscire a intercettare le modalità di approccio per far sì che anche nella fascia d’età 18-35 vi siano donatori fedeli, ovvero coloro che offrono il loro sangue con una frequenza regolare e che, secondo i dati, garantiscono la maggior parte delle provvigioni di sangue.
Infine, teniamo conto che il sangue raccolto da AVIS Milano non solo supporta il sistema sanitario milanese ma dà al donatore la possibilità di monitorare periodicamente il proprio stato di salute tramite le indagini di laboratorio che vengono svolte dai medici una volta raccolto il campione di sangue.
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