Donare il sangue

Quali sono i motivi che spingono a donare per la prima volta?

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Negli ospedali è fondamentale avere sempre una buona disponibilità di sangue, tuttavia le scorte devono provenire da donazioni periodiche da parte dei volontari. Tuttavia molte persone hanno paura di donare e non diventano volontari per ragioni diverse, ad esempio per il timore di contrarre malattie oppure perché pensano che si tratti di un’operazione dolorosa.

Tra i motivi che possono spingere a diventare donatore di sangue volta ci sono la maggiore conoscenza di come avviene il prelievo e delle precauzioni che vengono adottate in modo da renderlo una procedura sicura, così da tutelare sia il volontario che le persone che riceveranno il sangue. Gli unici rischi che si corrono donando il sangue sono reazioni di lieve entità dovute al calo del livello di glucosio, come affaticamento, capogiri oppure la comparsa di lividi.

Inoltre i centri di donazione svolgono un’attività informativa che comprende anche alcuni accorgimenti per limitare al minimo la comparsa di questi inconvenienti, come bere molto e assumere alimenti ricchi di ferro e vitamina C.
Un motivo che spinge molte persone a donare per la prima volta consiste nelle campagne periodiche che le associazioni di donatori locali oppure nazionali, le federazioni o le organizzazioni di volontariato mettono in atto per sensibilizzare a questa pratica.

Chiunque può donare il sangue, a patto che abbia un peso corporeo di almeno 50 chili, sia in buone condizioni di salute e abbia un’età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Si tratta quindi di un’azione di volontariato praticamente alla portata di tutti e che richiede meno di un’ora del proprio tempo dalle due alle quattro volte l’anno.

Per esempio, il 14 giugno è stata dichiarata la Giornata mondiale del donatore di sangue.

Molte persone decidono di donare di sangue per ragioni altruistiche o anche personali, come quella di poter usufruire di controlli e esami gratuiti e periodici sul proprio stato di salute.

I donatori di sangue sono tra le persone maggiormente seguite dal punto di vista sanitario: in questo modo si riesce a monitorare costantemente il livello di colesterolo, di emoglobina, di globuli bianchi, del ferro e di tutte le altre sostanze ematiche, così da poter intervenire tempestivamente se si presentano avvisaglie di futuri problemi.

Ogni prelievo è preceduto da visite sanitarie da parte del medico che accerta l’idoneità del donatore, mentre il sangue prelevato viene sottoposto ad accurati esami di laboratorio.

Autore: Christian Vianello

Immagini Thumb up… di Guido van Nispen

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