Donare il sangue

Appelli di persone che cercano donatori di sangue su Internet. Come comportarsi

fake

In caso di significativi cali delle donazioni di sangue oppure in periodi di emergenza è possibile che le istituzioni locali e i centri trasfusionali facciano appello per spingere le persone ad andare a donare.

Infatti in genere l’AVIS e il sistema di donazioni si basa sull’apporto di donatori periodici, tuttavia sono molti anche quelli occasionali. Purtroppo a volte la donazione di sangue non diventa una prassi costante e consolidata per pigrizia oppure una volta terminato il periodo di emergenza.. Al tempo stesso esistono anche comportamenti che hanno effetti negativi sugli appelli ufficiali e sui risultati che possono avere.

Infatti su internet (attraverso e-mail e Facebook) si trovano spesso appelli di persone che cercano donatori di sangue; in genere si tratta di privati, ma a volte si qualificano come medici e l’obiettivo dichiarato è quello di cercare gruppi sanguigni particolari per aiutare chi è colpito da patologie gravi.

In molti casi si tratta di un appello specifico in quanto si vuole aiutare una persona in particolare, di cui viene detto il nome, l’età e la malattia di cui è affetta.

A volte questi appelli sono soltanto delle bufale, altre volte alla base ci sono situazioni cliniche difficili e una reazione scomposta da parte dei familiari. In realtà i gruppi sanguigni rari sono ricercati dagli stessi centri trasfusionali sia a livello nazionale che locale, che si occupano anche di informare tempestivamente i donatori identificati.

Questa situazione è stata combattuta molte volte dall’AVIS e di recente, in alcuni casi, le sedi locali delle associazioni hanno deciso di sporgere denuncia contro ignoti per procurato allarme, così da fermare questa pratica. Infatti molte volte gli appelli attraverso i social network per richiedere urgenti donazioni di sangue a favore di bambini malati che stanno per morire risultano sistematicamente falsi.

Di conseguenza le associazioni riconosciute di donatori hanno più volte invitato i cittadini a interrompere questa forma di catena di sant’Antonio e a non tenere in alcun conto questi messaggi. Infatti la rete organizzativa dei centri trasfusionali a livello regionale consente di andare incontro a tutte le diverse esigenze da parte dei reparti chirurgici e ortopedici dei diversi ospedali e le richieste di trasfusioni dei pazienti affetti da leucemia e da altre particolari patologie. Inoltre, in caso di un’eventuale emergenza nel garantire agli ospedali le necessarie scorte di sangue, è lo stesso Servizio Sanitario e le associazioni ufficiali dei donatori a mettere in atto campagne dedicate che risultano molto più efficaci e persuasive nel raggiungere i cittadini.

Ci teniamo a sottolineare che poter contare su donatori periodici e quindi ben controllati è importantissimo per poter garantire un’ulteriore certezza sulla qualità del sangue trasfuso evitando così di danneggiare qualche ricevente piuttosto che riuscire a salvarlo.

Autore: Christian Vianello – Amministratore del Gruppo “Piccoli Medi Imprenditori Milano”

 

Condividi sui tuoi social