Donare il sangue

La donazione di sangue è un gesto semplice

Blood DonationCosa avviene durante la donazione di sangue.

Qualunque persona maggiorenne e in buona salute può donare sangue scegliendo fra  ospedali o presso i centri di raccolta gestiti direttamente dalle associazioni, come la nostra AVIS. Donare è un gesto semplice, ma insostituibile, non produce danni alla persona, ma la aiuta a mantenersi in buona salute, perché è l’occasione per il donatore di un controllo medico pressochè completo.

L’organismo umano dispone di circa 4,5 / 5 litri di sangue che rappresenta circa l’8 % del peso corporeo. Esso non irrora con le stesse modalità tutti gli organi, ma viene  dinamicamente distribuito ai vari organi o apparati a secondo delle loro esigenze funzionali, così che ogni distretto riceva esattamente la quantità di sangue di cui ha bisogno. Una particolare protezione è fisiologicamente riservata al cervello. Questo organo necessità di un flusso costante di sangue, perché non conosce periodi di minore attività, lavora sempre al massimo delle sue possibilità. Per fare questo, incorporati nella parete delle arterie del collo che lo alimentano, le carotidi, ci sono delle cellule nervose specializzate, barocettori, che avvertono le minime variazioni di pressione e quindi di flusso di sangue. Quando il flusso di sangue nelle carotidi tende a diminuire questi organi inviano segnali a cui risponde tutto l’organismo: aumenta la forza propulsiva del cuore , volumi di sangue vengono spostati da distretti meno “nobili”  al cervello e l’acqua richiamata dai tessuti periferici al circolo centrale. In questo modo possiamo fisiologicamente sopportare perdite di sangue anche cospicue. La donazione è la perdita controllata di una relativa modesta quantità di sangue, non più del 10% del volume presente in tutto organismo. Essa avviene lentamente, a riposo, semisdraiati in modo da garantire il miglior flusso di sangue al cervello.

In questo modo i meccanismi di compenso, a cui abbiamo accennato prima, hanno il tempo di intervenire, non facendo avvertire al donatore il minimo disagio.

Il malore durante o dopo la donazione

E’ nozione comune, acquisita  per esperienza o per sentito dire, che alcuni soggetti durante o dopo la donazione possono accusare dei lievi malori che possono andare dal semplice senso di debolezza, fino, ma raramente, alla perdita di coscienza. Tali malori sono imprevedibili e se anche più frequentemente colpisco i giovani donatori alle primissime esperienza, posso manifestarsi in ogni età ed in anche in donatori molto rodati. La causa principale è lo stress emotivo causato dal timore, più o meno controllato, che il subire  ogni atto, anche minimamente invasivo del nostro organismo porta in sé. Altre cause, ugualmente importanti sono: il digiuno prolungato, una posizione poco confortevole o temperature del luogo di prelievo  non adeguate, oppure anche una venipuntura percepita come dolorosa.

Il ristoro post  donazione.

E’ molto importante, per concludere correttamente tutto il processo della donazione, assicurando  il pieno benessere del donatore e aiutando a prevenire la possibilità di malori tardivi.

Ricordiamo che il sangue è costituto in massima parte di acqua, da cui il senso di sete che spesso accompagna la fine di una donazione soprattutto se di plasma o di piastrine dove la parte liquida esclusiva è prevalente.

Nel ristoro vanno assolutamente evitati gli alcolici, perché hanno un effetto vasodilatatore sulle arterie periferiche, favorendo l’ abbassamento della pressione sanguigna.

Il corretto ristoro dovrebbe innanzi tutto mirare alla reidratazione del donatore, semplicemente con un bicchiere di acqua  o bibita fresca  non gassata, leggermente zuccherata ma non fredda. L’assunzione di liquidi freddi porta a un brusco richiami di sangue allo stomaco, sottraendolo ulteriormente a quello già donato, causando spesso i malori ritardati. E’ anche importante fornire moderate quantità di alimenti semplici, che non richiedano un grosso impegno digestivo.

Quanto tempo impiega l’organismo a ricostituire quanto donato?

L’acqua che costituisce la massima parte del plasma, parte liquida del sangue, viene ripristinata in pochissimo tempo semplicemente bevendo.

Gli elementi cellulari del sangue hanno tempi molto diversi: i globuli bianchi e le piastrine in pochi giorni, i globuli rossi in 80 – 100 giorni.

Autore: Dott. Luigi Mancini – AVIS Milano

Immagini Blood donation di MamaYe Africa

Utilizzata da Avis Milano sotto licenza Creative Commons Attribuzione – Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)

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