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A Expo arriva la banca del latte umano di Bologna

A Bologna un ospedale pubblico, il policlinico Sant’Orsola, e un’azienda provata, la Granarolo, hanno dato vita alla prima banca del latte donato dalle mamme. Una riserva speciale per tutti i bimbi nati prematuri, che devono essere allattati, anche se la madre  non ha ancora possibilità di farlo.

Il progetto Allattami è ormai diventato un punto di riferimento in Emilia Romagna ed è pronto a farsi conoscere anche nel resto del Paese. Per questo è sbarcato ad Expo, al Padiglione Italia, in occasione di un convegno sui neonati.

Happy Mother Breast Feeding Her Baby Infant

Luigi Corvaglia, responsabile della Terapia intensiva neonatale del policlinico (diretta da Giacomo Faldella) e relatore ha spiegato come e perché è nata l’iniziativa: “Ogni anno a Bologna nascono più di cento bambini con un peso inferiore al chilo e mezzo. Il latte materno per loro è una vera medicina: fornisce preziose sostanze nutritive nella forma più assimilabile, rafforza il sistema immunitario e favorisce lo sviluppo del sistema nervoso centrale”. Non sempre, infatti, la mamma del neonato prematuro ha la possibilità di allattare: ecco, quindi, che una riserva può essere preziosa”.

Le donatrici che in questi anni hanno aderito al progetto Allattami sono 108. Ognuna di loro, ha donato il latte eccedente la necessità del proprio bambino in media per più di tre mesi: Sono stati raccolti 1.195 litri di latte, pari a 9.965 biberon, controllati e pastorizzati in un’apposita struttura allestita da Granarolo a Cadriano, nel bolognese. Dei quasi diecimila biberon, ne sono stati distribuiti 8.716: 6.120 al Sant’Orsola, 2.310 al Maggiore e 286 a Ferrara.

Autore Micol Sarfatti Giornalista

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